Le fiere sono ripartite e i Brunch Digitali erano in diretta da Hospitality 2022 – il salone dell’accoglienza – a Riva del Garda. Un territorio ricco di imprese e che ha sempre qualcosa da raccontare.

È stato interessante raccogliere e ascoltare i punti di vista di alcuni imprenditori presenti ai propri stand. Per questo abbiamo raccolto le loro testimonianze.

Cosa faccio? Partecipo alla fiera o uso il digitale?

Digitalizzare le strutture per fidelizzare l'ospite

Il turismo è in evoluzione, lo conferma Francesco Zeitler Presidente Giovani Federalberghi Garda Veneto.

In questi ultimi due anni, quanto il digitale è entrato nelle strutture d’accoglienza e quanto diventa importante l’esperienza del cliente a contatto con l’analogico? Che dire, siamo in un contesto in cui la prima domanda ci pone l’ospite è: il Wifi?

Dobbiamo improntarci sul futuro e digitalizzare le nostre strutture per fidelizzazione l’ospite.

Che aria si respira in fiera nel 2022? Gioventù! Giovani che portano nuove idee di svariati settori. Infatti c’è un padiglione intero dedicato al digitale e alle novità.

Le persone evolvono, i clienti evolvono. O anticipiamo il bisogno del cliente o rispondiamo immediatamente al loro bisogno.

Empatia e Contatto

È il turno di Filippo Cecchetto che si occupa di forniture sedie e tavoli per la ristorazione. Dopo 25 anni di fiera ogni anno rappresenta per lui una crescita.

Ciò che impari ogni anno nasce dal confronto in Fiera? È la presenza e il confronto sul posto che mi permette di capire. Il toccare con mano. Le persone fanno capire. Il colloquio, il contatto e l’empatia sono fondamentali.

Perché ogni anno, da ben 25 anni, ti ripresenti in fiera? La costante presenza in fiera mi dà la possibilità di raggiungere la credibilità nel tempo nei confronti dei clienti.

Così come sul digitale:

  • mantenere una presenza costante
  • nutrire i contenuti con strumenti digitali
  • dare continuità alle relazioni e tenere traccia dei contatti

La fiera diventa, in ottica di digitale, il momento in cui il lavoro fatto in digitale diventa analogico.

Siamo condannati a vendere bellezza

Abbiamo intervistato poi Chiara Bolcato in fiera da sette anni con Lavanderia Tiziana, lavanderia industriale nel settore della ristorazione, industria e wellness.

Cosa fa una lavanderia industriale? Dà un servizio ai clienti dell’ospitalità, ovvero in ristoranti, alberghi e bar, garantendo l’attività di noleggio, consegna e ritiro del prodotto tessile.

La fiera una volta generava clienti e contatti, allora perché, ancora oggi, è importante essere presenti in fiera? In questo periodo storico in fiera si respira voglia di incontrarci di nuovo, di andare avanti. Rappresenta un segnale di concretezza e di relazioni, come spinta ad affrontare giorno per giorno cercando il confronto in uno spazio come la fiera.

Quest’anno Lavanderia Tiziana è presente allo stand con un’innovazione (digitale) firmata PowerApp. Infatti l’APP Venditore Digitale ha agevolato la registrazione del contatto e l’inserimento dei suoi dati ritenuti importanti. Ci racconta Chiara che, a fine giornata, comodamente da casa è riuscita a monitorare i contatti ricevuti nei giorni di fiera.

Gli investimenti si fanno in momenti di difficoltà

Passiamo adesso al food con Oscar Tondini di F.lli Tondini che offre un servizio industriale in ottica artigianale. Sono presenti in fiera con un nuovo e ambizioso progetto dal nome ROAT. Si tratta di un marchio recentemente acquisito da 4 aziende e subito rilanciato nel mondo ittico fresco. Il caso di Oscar e queste aziende investitrici ci dimostrano che si cresce in momento di difficoltà.

Mantenere la tradizione, aumentando la tecnologia

E dopo il pesce, abbiamo bisogno di vino.

Michelle Martinelli di Tenuta Martinelli, cantina Franciacorta che riprende la tradizione dei nonni produttori di vino con un progetto a loro dedicato. Infatti i due prodotti emblema sono: linea spumanti benedetta guida in onore della nonna e il vino rosso in onore del nonno.

La storia, la cura del packaging ma cosa c’è di digitale all’interno di una produzione di vino? La storia e la tradizione resta ma con l’aggiunta di tecnologia che ci permette di lavorare meglio.

È il primo anno in fiera, che sensazione e aria si respira? Sono giornate produttive, di movimento e positività. Il connubio cibo e vino vince sempre.

Il Digitale funziona con la tecnologia 

Il Digitale è possibile grazie alla tecnologia. Allora abbiamo intervistato anche Andrea Miglioranzi di MyNet.

In un contesto in cui connettività e WIFI sono servizi essenziali, MyNet si presta ad essere un’Azienda chiave per servizi di hotel e attività collegate. Basti pensare che un hotel viene valutato anche per il livello di connettività disponibile.

Il motto di MyNet? Portare la fibra dove gli altri non osano andare per dare supporto agli Imprenditori che hanno necessità di produzione e connessione.

La gita sta per concludersi

Emanuele Cavallini e l’azienda Eurotecnica, sono presenti con i monitor interattivi per le presentazioni in fiera.

Quanto le tecnologie sono importanti all’interno di hotel? Negli ultimi anni sono molto importanti, si pensi che gli hotel usano monitor standard per trasmettere video e monitor interattivi per check-in. Oppure il caso di alcuni hotel del Garda che stanno pensando di allestire le sale riunioni e sale meeting per ampliare l’offerta e lavorare anche nei mesi in cui sono fermi.

Siamo alla conclusione di questa giornata (e della fiera). Il calore, l’accoglienza e la disponibilità trovata hanno fatto in modo di raccogliere le testimonianze di alcune figure presenti in fiera, dove parlare di digitale in un contesto analogico. Tutto questo è possibile al Brunch Digitale!

Seguici in altre gite!

Rivivi, su Youtube, o ascolta, in versione podcast, la puntata con Carloalberto Baroni e Giacomo Cecchin per ascoltare le voci dei presenti.

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