LinkedIn lancia le Lead Gen Forms, inserzioni per l’acquisizione di contatti direttamente sulla piattaforma, seguendo l’esempio delle Facebook Lead Ads. Ecco il tutorial per crearle e utilizzarle

La lead generation è l’azione di marketing che consente di generare una lista di contatti interessati ai prodotti o servizi offerti da un’azienda. Si tratta di una fase importantissima dell’Inbound Marketing perché permette di iniziare a creare una relazione duratura con gli utenti.

Il pregio principale delle azioni di lead generation è quello di generare una lista di possibili clienti profilati, realmente interessati e quindi con forte propensione all’acquisto del prodotto o servizio offerto.

Il meccanismo più “classico” per generare lead online consiste nel far arrivare l’utente su una landing page, una pagina con contenuti di valore che devono invogliare l’utente a compiere un’azione (CTA) compilando un modulo che consente di lasciare i suoi dati di contatto.

 

Facebook prima e ora LinkedIn hanno pensato di snellire questo processo permettendo agli utenti di lasciare i propri dati in pochi clic e senza uscire dalla piattaforma.

La forza di questi annunci sta nella loro immediatezza: nessuna dispersione di tempo, nessuna attesa di apertura di un’altra pagina; tutto avviene all’ interno della piattaforma con un processo veloce e semplicissimo. Questo meccanismo estremamente fluido è apprezzabile soprattutto durante la navigazione tramite dispositivi mobili: in questo caso la user experience migliora notevolmente perché l’intero processo di compilazione dati può essere fatto direttamente all’interno dell’applicazione.

Le Lead Ads sono disponibili su Facebook da più di un anno. Nell’ultima settimana di marzo anche LinkedIn ha seguito le orme della creatura di Zuckerberg, abilitando la possibilità di creare campagne di lead che raccolgono dati completi e accurati usando moduli precompilati (Lead Gen Forms) che i membri possono inviare con un solo clic. 

Tra i dati che si possono raccogliere troviamo informazioni di contatto, anzianità, funzione lavorativa, nome dell’azienda, settore e altro ancora: una vera e propria miniera d’oro per le aziende che lavorano in ambito b2b.

 

Come creare una campagna LinkedIn con obiettivo acquisizione contatti

Entrando nel pannello dell’account pubblicitario della pagina aziendale troviamo ora una doppia opzione. Oltre al classico obiettivo “Indirizza le persone al tuo sito Web o contenuto” c’è anche “Raccogli lead con i Moduli per l’acquisizione di contatti su LinkedIn”.

 

Dopo aver scelto l’obiettivo si passa -come nelle campagne “standard”- alla scelta del contenuto da sponsorizzare. Si può naturalmente scegliere se creare un contenuto da zero o pubblicizzare  un contenuto già pubblicato su LinkedIn.

 

 

Ed eccoci alla parte più importante della nostra inserzione: la creazione del modulo.

Step 1: il primo campo richiesto è la Call to Action (l’invito all’azione). A seconda del contenuto dell’inserzione potremo scegliere tra varie voci disponibili (iscriviti, richiedi, scarica..). Abbiamo anche la possibilità di selezionare un modulo creato in precedenza grazie al menù a tendina sottostante.

 

 

Step 2: Il modulo è composto di un titolo -un testo che comunica ai nostri utenti alcune informazioni aggiuntive sull’inserzione- , una serie di campi che dovranno essere compilati e infine un messaggio di ringraziamento.

Titolo e Testo: questi testi hanno l’obiettivo di chiarire l’offerta e persuadere a compilare i campi sottostanti. I caratteri sono limitati quindi scegli bene le parole da utilizzare: ricorda l’azione che vuoi far compiere al tuo pubblico e quali vantaggi ne potrà trarre.

In questo passaggio viene anche richiesto di inserire un URL che riporta l’informativa della privacy. Basterà inserire l’indirizzo della pagina del vostro sito che contiene l’informativa obbligatoria.

 

 

Richiesta Dati: i campi che possiamo chiedere di compilare sono molti ma, a meno che questa inserzione non sia fatta per selezionare dei candidati (probabilmente più propensi a inserire tanti dati), ricorda di non esagerare nella richiesta dati.

Tieni a mente che maggiori sono le informazioni che richiedi, maggiore è l’impegno (e la fiducia) richiesto al tuo pubblico. E più impegno significa meno possibilità di conversione.

Chiediti quindi quali dati ti servono davvero in questa fase della tua strategia di Inbound Marketing. Nome, cognome e indirizzo email (in aggiunta, forse, il nome dell’azienda) potrebbero essere più che sufficienti. Ci sarà tempo successivamente per ottenere altri dati e conoscere meglio il tuo contatto.

 

 

Ringraziamento: i dati personali sono una merce preziosa, quindi ringraziare è d’obbligo. Puoi anche anticipare il contatto successivo (dichiara ad esempio se invierai una mail con il contenuto richiesto, se seguirà una telefonata dal tuo commerciale o altro) o inserire l’indirizzo del tuo sito o di una pagina specifica a cui vuoi indirizzare il tuo nuovo contatto.

 

 

Una volta salvato il modulo si procede -come per le altre campagne- con la scelta del target, dei parametri di pagamento (clic o impression), del budget, del periodo di pubblicazione dell’inserzione.

Una volta avviata la campagna potrai scaricare i lead dal pannello di gestione pubblicitaria di LinkedIn sotto la voce Strumenti, oppure collegare il tuo account con sistemi di marketing automation o CRM per la gestione centralizzata dei tuoi contatti o dei prospect.

 

Ora che conosci tutti i passaggi si tratta solo di testarle e aspettare i risultati. Personalmente sono ottimista: finalmente uno strumento di lead generation in ambito squisitamente b2b.

E tu cosa ne pensi? Hai provato questa nuova tipologia di campagna?

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